martedì 29 gennaio 2008

25 gennaio, Conversione di San Paolo

6. In un bicchiere, benché (poco dignitosamente) di plastica. Al termine di una serata, presto diventata notte, trascorsa a spulciare siti simil-porno e a chattare con signorine poco arrendevoli, evenienza invero frustrante che, anziché sminuirla, accresceva la mia eccitazione solipsistica; dopo ore e ore di vano armeggiare intorno a un'erezione sorprendentemente immarcescibile; quando era troppo tardi per dormire seriamente e anche solo per rimpiangere la lucidità perduta per il giorno successivo; quando il cazzo si stava arrossando e iniziava a dolermi - allora ho messo su un dvd gonzo (Seductive Divas, con la rossa bambolina Audrey Hollander in copertina), ho selezionato la scena in cui una pingue giapponesina si faceva sbattere da un bel biondone atletico e, nel momento in cui lui le centrava l'ugola, sono venuto nel bicchiere di plastica che reggevo tremante intorno al mio cazzo.

I fiotti di sborra si sono depositati sul fondo, lo hanno riempito per circa un quinto. L'istinto è stato quello di bermi, ma non ho avuto il coraggio.




Però vorrei provarlo, un giorno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao...sono marco.
anche a me capita molto spesso di desiderare questa cosa...
anche io non sono andato oltre il riempimento del bicchiere...
chissà come mai...

diavolo ha detto...

@ Marco: Temo che sia un blocco psicologico, allora, comune a molti. Può darsi che ci fa schifo il bicchiere.

:)
d.